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Premio assicurativo, io ti detraggo!



Quasi tutti i contratti assicurativi pagano imposte sul premio, aumentando quindi il costo effettivo delle coperture. Diverse polizze però danno la possibilità di avere un vantaggio fiscale, di scaricare parte della spesa tramite uno sgravio, la deduzione o la detrazione. Della prima parlerò in merito alle forme pensionistiche complementari, ora partiamo con la detrazione.

La detrazione permette di sottrarre dall’ammontare delle imposte sul reddito un parte dei costi sostenuti per alcune spese, come quelle sanitarie per esempio oppure i diversi bonus casa come per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico. Per quanto riguarda le polizze la detrazione comporta il poter recuperare il 19% del premio pagato per determinate garanzie, con dei sottolimiti:

  • per rischio morte o invalidità permanente superiore al 5%, fino a 530 euro di spesa, anche in presenza di più contratti;

  • per il rischio di non autosufficienza, fino a 1.291,14 euro di spesa, anche in presenza di più contratti;

  • per la tutela di persone con disabilità grave fino 750 euro di spesa;

  • per il rischio di danni da eventi calamitosi dal 1° gennaio 2018.

Bisogna sempre tenere a mente che ai fini della detrazione ci deve essere coincidenza tra contraente (colui che paga il premio) ed assicurato in polizza, salvo il caso in cui l’assicurato e/o contraente sia a carico fiscalmente del pagatore della polizza (che va dichiarato e godrà dell’agevolazione).

Il messaggio quindi è chiaro: assicurarsi non solo è sempre conveniente ma anche incentivato, specialmente nelle polizze di protezione. Infatti quasi un quinto della spesa sostenuta nell’arco dell’anno ci torna direttamente in tasca.

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